Stanziati i nuovi interventi per fare fronte alla crisi economica determinatasi in ragione dell’aumento dei costi dell’energia termica ed elettrica.
La situazione geopolitica odierna sta esercitando una pressione notevole sui costi delle materie prime portando ad un generale aumento del costo della vita.
I rincari energetici si riflettono ad effetto domino su ogni aspetto della società andando ad impattare negativamente sulla vita della popolazione.
Decreto Aiuti Ter: le cifre
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, all’unanimità, gli interventi che caratterizzano il Decreto Aiuti Ter. Il fine di queste nuove decisioni è rafforzare le misure a sostegno di famiglie ed imprese. Queste manovre sono state implementate per andare a contrastare l’aumento della crescita dei costi energetici e ridurre il loro impatto sulle spese dalla popolazione. L’intervento prevede un importo complessivo di 14 miliardi. La somma andrà ad aggiungersi ai già 52 miliardi precedentemente stanziati dal governo per sostenere l’economia italiana. Nel mese di agosto l’inflazione è stata un vero e proprio tsunami che ha investito l’Italia toccando un picco del 8,4%. Un singolo dato che è sentinella di un problema reale e gravoso.
Interventi e misure.
Le misure adottate vertono sulla garanzia statale sui prestiti alle imprese in crisi di liquidità per il caro bollette fino all’estensione del credito d’imposta. Il ministro Giorgetti ha proposto di introdurre aliquote del 40% per gli energivori e del 30% per le imprese più piccole che impiegano energia elettrica con una potenza superiore a 4,5 kw. Le risorse stanziate per questi interventi verranno concentrate nei mesi di ottobre e novembre per provare a dare un minimo di sollievo dal caro energia. Non sono lasciati fuori da questi interventi anche per gli impianti di risalita e, in generale, tutte le attività produttive e commerciali non classificate come energivore. Infine, nella manovra è stato previsto anche un contributo sociale, una tantum, di 150 euro per 22 milioni di cittadini che percepiscono annualmente redditi lordi inferiori a ventimila euro.
Regolare la delocalizzazione.
Il governo ha proposto interventi anche per arginare il fenomeno della delocalizzazione. Per Giorgetti “la modifica della norma, in accordo con il ministro Orlando e rifinita in Cdm con il presidente del Consiglio, è un passo avanti importante”. Il ministro dello sviluppa economico fa riferimento alla misura che prevede la revoca per le aziende di ogni beneficio statale ricevuto in caso di delocalizzazione che comporti il 40% di licenziamenti dei dipendenti. Inoltre, nel Decreto Aiuti Ter è presente la proposta di prorogare al prossimo 31 ottobre il termine per attivare la procedura di restituzione dei crediti d’imposta ricerca e sviluppo indebitamente percepiti.“ È una boccata di ossigeno chiesta a gran voce dalle imprese interessate in un momento di difficoltà connessa alla crisi energetica. Ed è un tempo necessario per approfondire anche l’efficacia della norma stessa”, ha affermato il ministro.
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